Il carattere di un ambiente dipende da come sono le cose che lo circondano; e per estensione, l’assunto è valido anche per le persone. È una considerazione sempre presente nella ricerca di Delrosso, che trova applicazione in questa villa monofamiliare di nuova costruzione, estesa su una superficie di 280 metri quadri, oltre i 120 dei patii. Un lavoro particolarmente coinvolgente per lui, perché la villa sorge in un’area legata ai suoi ricordi d’infanzia; infatti Federico è nato e cresciuto in una casa solo qualche passo più in là, e quel paesaggio, ai piedi delle Prealpi biellesi, è parte della sua topografia interiore. La confidenza con il territorio, la portata emotiva e il desiderio di compenetrare la costruzione con il panorama in un afflato univoco sono state le condizioni di partenza. Da qui, l’idea di uno sviluppo orizzontale e di un’area living centrale, completamente trasparente, come raccordo fra la zona giorno – con la cucina, l’ampio soggiorno e la dispensa – e quella notte, occupata da quattro stanze da letto e uno studio. Le due aree sono disposte in due corpi separati, di cui uno a forma trapezoidale con copertura inclinata, l’altro a blocco piano. Evocando il movimento mosso del paesaggio collinare, l’insieme esprime la vicendevole interazione della costruzione architettonica con la natura e quella fra interno ed esterno, continuamente inquadrato dalle numerose e varie aperture, inserite puntualmente nelle diverse stanze come fossero quadri viventi, da osservare ad altezza seduta. Mutevoli, a seconda delle stagioni e della permanenza della luce, fanno vivere lo spazio nel ritmo naturale. Questo intervento è stato progettato e realizzato in parallelo con quello per un’altra casa unifamiliare nella stessa zona. I due progetti sono un ulteriore esempio della particolare dote dell’architetto nel disegnare le forze di relazione con le persone e l’ambiente di uno stesso luogo con una personalizzata variazione stilistica. La villa si estende su un solo piano ed è caratterizzata da un grande volume interamente trasparente che unisce due corpi apparentemente disgiunti, uno per la zona giorno e uno per la zona notte.
Architettura bianca e leggera, come fosse stata poggiata con delicatezza sul terreno. Anche gli interni hanno la leggerezza della naturalità: il cemento per i pavimenti e il colore bianco per le pareti.
superficie: 280 mq + 120 mq terrazzi
photo credits: Fausto Mazza