Uno spazio per il recupero delle attività motorie, pensato per ricevere gli ospiti in ambienti accoglienti e funzionali, dove la necessaria terapia fisica è accolta in una struttura in cui dialogano medicina, attività sportive e benessere. E’ Azimut, il centro di riabilitazione, nel cuore di Biella, costruito in una struttura primaria di uno storico edificio industriale, tema di un progetto di interior. La trama regolare di pilastri e travi dell’edificio originario si combina a nuovi volumi di progetto, le cui funzioni si differenziano per colori e forme. Spinto dalla volontà di creare un percorso e dare corpo ad un’area centrale icona, il progetto prevede un volume centrale, con un’altezza di 5 metri, capace di ospitare servizi e salette per le visite. Quasi ad evocare un volume architettonico a sua volta inserito all’interno dello storico fabbricato industriale, per costruire uno paesaggio urbano facilmente riconducibile all’esperienza e per questo familiare e accogliente.
Intorno al corpo centrale, si apre un percorso ad anello che porta il visitatore a tutti i servizi e gli spazi offerti dal centro, come la palestra o gli spogliatoi di accesso alla piscina. Ampi spazi a vista, che si alternano ad ambienti più protetti e riservati, suggeriscono l’idea di uno spazio collettivo e ospitale.
Due i colori scelti per l’intero spazio, idealmente diviso in una parte inferiore, a dimensione d’uomo, e una superiore, protesa verso l’ampia altezza della struttura. Il grigio, scelto per tutte le superfici del volume centrale e per i 2,5 metri di altezza della contro parete perimetrale, abbassa otticamente la percezione verticale dello spazio aggiungendo gradevolezza al luogo. Oltre la parete grigia, per tutta l’altezza dello spazio, è stato scelto il bianco, in grado di restituire luminosità e aria ai volumi.
Attenzione particolare al progetto d’illuminazione, attento a restituire la calda sensazione della luce naturale e di uno spazio mai rinchiuso. Le sorgenti luminose, nascoste nel perimetro alto della controparete grigia, diffondono una luce che sembra provenire dall’esterno e che si unisce ai punti luce distribuiti lungo il percorso, che come in uno spazio urbano aperto, sono tecniche e funzionali. Anche le sedute, disegnate su misura, così come molti arredi, sottolineano il concetto di spazio urbano e diventano panchine pensate per gli ospiti in attesa.
superficie: 750 mq
photo credits: Matteo Piazza