Il progetto, che consiste nel recupero di un piccolo fabbricato rustico nella splendida cornice delle colline di Biella, si basa su un intervento di inversione compositiva, che porta all’esterno, smaterializzandolo, un piccolo volume rustico preesistente dando vita ad una nuova funzione sul territorio. Dalle “radici” di un passato agricolo, ormai in disuso, di cui si mantengono i segni, nasce un’opera contemporanea, radicata nel territorio e in equilibrio con esso, ma al tempo stesso permeata di nuove possibilità di utilizzo.
L’edificio, che prende ispirazione dalla Glass House di Philip Johnson ha una superficie di circa 80 mq che si estende di altri 50 aprendo le pareti vetrate scorrevoli che circondano interamente il volume. La flessibilità del progetto, rende questo spazio, ideale per riunioni od ospitare un cocktail di lavoro ma è anche un rifugio intimo per la lettura o per la pratica dello yoga. Può anche trasformarsi in una foresteria per gli ospiti occasionali del padrone di casa e di sua moglie che vivono poco distante, in una villa collocata ai piedi della collina. Teca House è stato concepito come un prezioso contenitore culturale, un landmark con l’intento di creare nuove possibilità di relazione con territorio biellese.
“In questo progetto la Teca custodisce l’uomo e le sue emozioni. Un punto di vista privilegiato e poetico, una totale immersione nella natura, quasi come se il fruitore fosse sospeso nel vuoto. Contestualmente essa lavora in negativo: lo sguardo è infatti rivolto dall’interno all’esterno, ad indicare la centralità dell’essere umano” dichiara Federico Delrosso.
Il progetto “Teca House” è stato presentato alla mostra “Time space existence” a Palazzo Mora, allestita in occasione della XXVI Biennale di Architettura a Venezia 2018 ed è protagonista del video su Federico Delrosso “Dreaming the Real” diretto da Luca De Santis e curato da Davide Giannella, e presentato al MDFF 2018.
Photo credits: Matteo Piazza
Sito web: www.tecahouse.org